giovedì 22 ottobre 2009

Incidenti (alle persone sbagliate)

Sto notando che in questo periodo ci sono un sacco di incidenti dalle mie parti. Soprattutto nel tratto che faccio per andare a lavoro. Ne vedo uno al giorno. A volte anche 2. Chissà che sta succedendo. Peccato che gli incidenti capitino solo a sconosciuti e mai a chi vorresti.

In realtà un piccolo spavento senza troppe conseguenze se lo meriterebbe la vecchia, CollegaV.

Io ci ho provato a fare il bravo e a far vivere tutti in una situazione di tranquillità. Ora che se n'è andato il Caporeparto limone abbiamo la possibilità di vivere in pace. E invece quella vecchia continua a sfidarmi.
Ripeto, io ci ho provato. Le rispondevo con gentilezza, salutavo, e non facevo cose che potessero darle fastidio. Ok, un po' ammetto che mi stavo sforzando, però lo facevo.
Io in realtà non ho ancora capito il motivo della sua arrabbiatura nei miei confronti.
Non mi parla mai, mi saluta solo mattina e sera. Se c'è qualche problema che non sà risolvere, invece di chiamare me che sono a 2 metri di distanza, và a cercare CollegaL, che sapendone meno di mè spesso si ritrovano loro due a cercare di risolvere un problema che io avrei potuto risolvere in un minuto. Ma ovviamente se non mi chiedono niente, io non mi intrometto. Perderanno tempo ma sbagliando si impara.

Ovviamente io non posso resistere a lungo a questa situazione, quindi d'istinto mi viene da provocarla. Si perchè se tu vuoi sfidare me, ti faccio capire che non è una buona idea. Logico, no? Devo sfogarmi.
Allora è iniziata la mia strategia del terrore.
So che a lei certi argomenti le danno fastidio. Quando io mi do delle arie, dico di essere il migliore, di non sbagliare mai, ecc ecc, so che la faccio innervosire. Oppure se si parla di religione, o quando dico che la vita è bellissima per certi motivi, addirittura se dico ad alta volce l'orario ad intervalli troppo corti, si incazza xke dice che la mattina non le passa più se sà l'orario. Una volta, quando ancora non mi era così indispettita, mi disse un po' scocciata di non ripetere più l'orario, e io ho fatto una cosa: Ho preso un quadrato di cartone e l'ho appiccicato sull'orologio. Ho solo ritagliato il pezzetto dove era possibile vedere l'orario 13:00 e 17:30. Gli orari dell'uscita. E' stata una cosa gogliardica, non offensiva, logicamente. Ma in realtà penso sia stata questa cosa a farla incazzare fino al punto che è oggi. Assurdo, dico.
Però io non posso farne a meno ora di stuzzicarla. Deve soffrire. Vuoi ignorarmi? Vuoi fare l'incazzata con me? Ok, allora la paghi.
In fondo se io parlo degli argomenti che ho elencato prima, non faccio niente di male. Danno fastidio A LEI, ma non sono offensivi per nessuno. Soprattutto se sono detti con un sorriso sulla bocca per farsi due risate.
Poi la cosa assurda è che io faccio una stronzata ridicola come quella dell'orologio, e lei mi odia a morte. Invece collegaL che quasi la insulta in faccia, non le fà un baffo. Anzi lo chiama "gioia".
L'unica spiegazione è che è invidiosa. E' invidiosa del fatto che ne so molto più di lei e che sono io a doverle dire cosa fare (anche se delego a CollegaL il compito di dirglielo). Ma di questo ne ho già parlato in passato. Il punto di oggi riguardava il mio stuzzicarla. Oggi mentre mi vantavo del fatto di essere amato da tutti, di non avere nemici perchè nessuno può volermi male, lei ha fatto il classico verso "eeeEEH!", come per dire "si, come no". Io non le ho detto niente, non ho replicato. Mi sono solo goduto il mio "centro" con un sorriso sulle labbra.
Vabbè, ammetto che anche se non sarebbe male essere tutti tranquilli e in pace, questa cosa della "guerriglia" mi diverte. Almeno si passa la giornata.
Ah, che poi un'altra cosa che mi indispettisce (o meglio, mi stimola a dare il meglio nella guerriglia) è il fatto che se io faccio una battuta, anche divertente, lei non ride MAI. Se invece uno qualsiasi dice una cosa tipo "In autunno le foglie cadono", lei ride come una cretina "ghegheghe", solo per fare la simpatica. Perchè non c'è bisogno di ridere ad ogni frase. Questa cosa là massimizza con Il magazziniere. Lui non è un brutt'uomo per la sua età, anzi. Lei allora ogni volta che può cerca di fare la gentile. Ride ad ogni stronzata, l'aiuta quando può, scherza. Tutto sperando di portarselo a letto, si pensa. Solo che a lei nemmeno i cani malati se la prenderebbero. Vecchia de mmerda.





Ma cambiando argomento, volevo parlare di Mika e di quella sua odiosissima canzone We are golden. Chi lo sapeva che "golden" nel linguaggio gay è colui che è andato solo con uomini e mai donne? Se sai questo e ti leggi la traduzione della canzone, assume tutto un significato più chiaro. Ma vabbè, Mika può o non può piacere. La cosa che mi fà innervosire è che viene paragonato sin da quando è uscito a Freddie Mercury. Cioè, non ad uno qualsiasi, ma a lui, che è una leggenda e verrà ricordato per tantissimi anni. Invece Mika è un NULLA che sparirà quando farà il primo album con poco successo. Tra un album e l'altro nemmeno lo si sente nominare. E dovrebbe essere l'erede di freddie mercury. mavaffanculo, và!

Ho cercato un po' su internet e vediamo cosa trovo:





Arriva in Italia Mika, l’erede di Freddie Mercury




Mika (Penniman) ha 23 anni ed è il nuovo fenomeno della musica. Fenomeno soprattutto perché i critici, quasi in coro, hanno paragonato lo smilzo artista britannico nientemeno che a Freddie Mercury. Del cantante dei Queen Mika conserva non solo un sano eclettismo musicale, ma anche una voce naturalmente magistrale (quattro ottave di estensione) e ben educata grazie alle bacchettate di un maestro di canto russo.

[ SI CERTO! ]
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Mika: il nuovo Freddie Mercury è di Beirut


Gli utenti di MySpace lo conoscono molto bene e lo adorano. Ora si è accorta di lui anche la Bbc, che lo ha definito “un nuovo Freddie Mercury”. Il debutto del primo singolo “Grace Kelly” ha lasciato tutti senza fiato e lo stilista Paul Smith l’ha voluto come testimonial delle pubblicità della sua collezione

[EH BEH!! ]
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Mika, il Freddie Mercury nato su internet


Internet crea le star del futuro. Non è, infatti, la prima volta che nasce una stella nel firmamento della musica proprio dalle pagine web, di un sito come Myspace. Questa volta è il turno di Mika, che si candida a diventare il nuovo Freddie Mercury. A Mica Penniman, questo il vero nome della star in questione, è bastata una canzone su Grace Kelly. Ed è diventato famosissimo anche fuori dalla rete. Merito anche dell’Independent che gli ha fatto un po’ di pubblicità e della Bbc che lo ha paragonato al frontman dei Queen.

[ALLORA FANCULO ALLA BBC CHE NON CAPISCE UN CAZZO]
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Potrei andare avanti all'infinito. Freddie, non ti rivoltare nella tomba, stai calmo che passa tutto.









Ieri è stata una serata fantastica. Più sto con lei e più sto bene. Nonostante abbia dormito 4 ore questa notte, sono stato attivo tutta la giornata pensando a lei. E anche ora andando a dormire ci penserò. Ormai ho il cervello in pappa. Non si può nemmeno immaginare quanto.



lunedì 19 ottobre 2009

A Firenze, per la seconda volta

Eeeh beh... ormai questa stanza sembra così povera e silenziosa....

No, ok, forse è un inizio un po' tragico. In realtà ieri sera è stata un po' più movimentata questa camera.



Dopo aver passato un pomeriggio a "far passare il tempo", io e Pame siamo andati a casa mia. Avevo convinto mia madre a lasciarmi casa per una sera, dandole il consiglio di andare a dormire da un'amica. Ha accettato senza storie.

Quindi una volta arrivati a casa ed esserci riposati, ho iniziato a fare da mangiare, IO.

Ok, forse qualche consiglio l'ho dovuto accettare da lei, però ho fatto una carbonara quasi perfetta. Quando la rifarò sicuramente verrà ancora meglio. Ma ovviamente la prossima volta dovrò cimentarmi in qualcos'altro.



Poi dopo l'abbuffata di TANTA pasta ci siamo messi sul letto a dormire, dopo un altro po' di coccole.



Questa mattina poi ce la siamo presa molto con comodo. Infatti poi è arrivata mia madre e io con un po' di imbarazzo l'ho salutata prima di uscire, seguito dall'ospite di casa. Eh, che ne so io, sono un po' in difficoltà in queste situazioni con la mia famiglia.

Siamo andati a Firenze, senza pensarci troppo. Giro turistico, pranzo, e insomma ho passato un'altra bellissima giornata, senza nemmeno un brutto momento

Alle 20 ognuno diretto a casa propria, dopo aver passato un'oretta di mezza malinconia, dovuta alla consapevolezza di doverci salutare da lì a poco.



Ma la cosa che mi sta facendo concludere la giornata con sorpresa è che mentre stavo mangiucchiando qualcosa, poco fà, stavo guardando un film su Rai Uno. Un qualche film italiano. Beh, la storia non la so, ma in queste scene, una coppietta di CCIOVANI erano a Firenze. Lui era di Roma ed era a Firenze per un qualche lavoro. E lei era di Arezzo. Hanno girato Firenze proprio come abbiamo fatto io e Pamela oggi pomeriggio. Ponte vecchio e le altre zone turistiche. Compreso un posto in cui c'era un tizio CHE FACEVA LA STATUA DI CUPIDO. Un tizio grassoccio che sbatteva gli occhi e sorrideva con un ampio sorriso. E guarda caso quel tizio lo abbiamo incontrato anche noi li davanti al palazzo degli uffizi. Evidentemente è un personaggio famoso, ma di cui io ignoravo l'esistenza....

Beh, è stata una cosa curiosa vedere quel film proprio stasera....



Ora mia madre non è ancora tornata. Ma chissà cosa mi dirà quando la vedrò. Se mi farà il terzo grado sulla ragazza vista questa mattina oppure farà finta di niente. Mah...


mercoledì 14 ottobre 2009

Psicologia: La paranoia

Oggi parlando, ridendo e scherzando, si è detto ancora una volta che sono paranoico. Assolutamente si, l'ho sempre ammesso pure io (ammetterlo è il primo passo verso la guarigione). Ma sempre con serenità si intende. Dunque, spinto dalla voglia di saperne di più su questo disagio mentale di cui io soffro, ho iniziato a cercare su google. E effettivamente ho trovato una descrizione che mi ha confermato che io soffro di paranoie. Le buone notizie sono 2 : si può guarire e potrei diventare il capo di una dittatura .



Copio e incollo i punti salienti (per chi avesse voglia di leggere, io ne soffro LEGGERMENTE, non è che ho paura di persecuzioni o sono un folle !!)


La paranoia è rara ? No ! Anzi in modo più o meno lieve nessuno ne è indenne, tanto più che un periodo psicotico della vita ( intorno ai cinque anni ) quando il bambino si sente onnipotente, è stato passato da tutti. L'esperienza e le "facciate" insegnano al bambino modi relazionali più realistici e rispettosi. Ma qualcosa di quello stadio resiste, il cosiddetto pensiero panpsichistico ( o magico), la sensazione talvolta emergente di onnipotenza : il bambino trionfante sul seggiolino, magari mentre fa orgogliosamente la cacca . Superarlo non significa negarlo ma trasformarlo in modo costruttivo. La poesia, l'arte, la religione nel suo risvolto popolare ma anche cultuale, in fondo sono intrise di pensiero magico. Ma non tutti hanno superato le fasi infantili e pochi le hanno superate bene. (ok, quindi tutto nasce dall'infanzia -NDR)

L'atteggiamento paranoico è individuabile in chi tende a porsi   in una posizione di preminenza sugli altri negando ad essi valore. Essi vengono da lui accettati solo se si allineano alle sue idee, solo se si sottomettono alla sua volontà. In termini di psicologia transazionale : io sono o.k. e   tu non sei o.k. Questo modo di rapportarsi coi propri simili ( ma egli non si sente simile a nessuno se non a qualche personaggio mitico ) comporta diverse complicazioni nella sua psiche: gli altri sono un nemico potenziale da combattere per cui molta della sua energia si consuma nel persistere di mostrarsi  superiore, dalla parte di chi ha un potere, di chi è meglio non sfidare. Sempre sospettoso interpreta situazioni e frasi come rivolte contro di lui rimuginando modi per vendicarsi Vabbè, io però solo quando ne sono sicuro,eh.  Isolato negli affetti poiché incapace di dialogare ( ed il dialogo comporta accettazione di altri punti di vista, seppure non necessariamente per condividerli, ed autocritica ) inventa nemici per lo più immaginari o proietta fantasie su figure reali. Cerca i "diversi" da lui per scagliare la sua illegittima rabbia investendoli di ogni male. La cronaca giornalmente riporta casi di paranoici che hanno rivolto la loro follia omicida contro appartenenti a  gruppi etnici differenti dal proprio, o di altra estrazione  ideologica, se non a poveretti senzatetto (Sia mai !! Questo proprio no!). Sentendosi perseguitato perseguita, geloso di quanto crede di avere (dal ruolo sociale, alla ricchezza, ad una donna ) lotta per difenderlo  finendo alla fine per combattere contro i mulini a vento come don Chisciotte . Insomma l'incapacità razionale ed emotiva  di tolleranza ( rigidità di pensiero , talvolta pure somatizzato in smorfie permanenti ) e di agire in modo vincente e legittimo nel sociale viene sopperita dal paranoico  con l'inganno e la sopraffazione per cui può anche, se aiutato da circostanze fortunate, diventare un capo ( che è la sua ambizione) con gruppi intorno di servi fedeli (Esatto, questo si!!). Se per una persona equilibrata è lo stesso stare al centro od in un angolo   egli tende a porsi solo dove può dominare e controllare. Ama pensare e fare come se tutto dipendesse da lui (già)   essendo impotente a essere parte attiva di un insieme dinamico e diversificato.  L'incapacità di affrontare la realtà lo spinge alla mitomania, alla deificazione personale (sii, sono DIO) , ad idee sempre più deliranti di grandezza. Ama gli imperi (il mio, quello che farò)  , la guerra, castelli fortificati simboli di potere, il culto della virilità. Nei momenti di esaltazione si sente investito di missioni spirituali e purificatrici (vabbè non fino a 'sto punto)  e con fervore idealistico può riuscire a trascinare le folle nella battaglia contro il "male" ( che poi è, semplificando, chi crede suo nemico, chi non la pensa come lui  ). Il suo delirio sistematizzato può trovare consensi in terreni predisposti, sette occultistiche, se non intere popolazioni che stanno subendo situazioni economico-sociali critiche . Quando gli stati sono trascinati da costoro anche le masse sono sospinte a comportarsi in modo paranoico: "Taci che  il nemico ti ascolta "così  ammonivano frequentemente certe scritte sui muri  durante il fascismo . Da qui il divieto di assembramento per più di cinque persone, gli slogan del tipo"la guerra è nobile e bella" ed il premio a chi faceva tanti figli maschi da sacrificare in battaglia. La stessa aria che si respirava nei fascismi era nei comunismi, in tutte le dittature. Solo l'asservimento all'idea del capo era ammessa. Da qui il divieto di ogni opposizione ( il dialogo è anche opposizione, stimolo a rivedersi criticamente ). Laddove non c'è tolleranza e rispetto dell'opposizione  c'è paranoia, follia.

Ma attenzione. Si è detto inizialmente che gli impulsi primari e le fasi infantili non vanno repressi ma trasformati (ed è quello che devo fare! Trasformarli) . Il senso di affermazione, di libera espressione e sviluppo del sè è legittimo. Ma deve essere guidato dall'io, dal principio di realtà, dal senso del limite, di responsabilità, di onestà, in altre parole dal civismo, che con l'arte e la fede (impulsi terziari ) costituiscono le caratteristiche propriamente umane ( ok, devo puntare a questo ). E' legittima l'ambizione quando è moderata dall'umiltà, la concorrenza quando è disciplinata dal rispetto delle regole e dei valori. L'inibizione di questa funzione è tipica degli individui coatti i quali rischiano forme patologiche  dissociative esattamente come chi ne è vittima. Qui parliamo di alterazioni, squilibri, di quanto, nella giusta misura, sarebbe invece auspicabile. Come un piatto reso un buon alimento gradevole dall'armonia dei sapori  mentre  , l'esagerazione di alcuni di essi, come il sale od il pepe, lo renderebbe dannoso ed insopportabile (quindi forse metto troppo sale).

(...)
Certo l'essere comprensivi che l'uomo ( io, tu, noi ) è fallibile e limitato, che noi tutti sbagliamo, e continuiamo a sbagliare    nonostante i nostri sforzi ( perché è nella natura umana l'imperfezione) , permette che la severità non sia cieca e che l' intolleranza all'intolleranza non si trasformi in un'ulteriore fanatismo. Nessuno , credo, deve essere  demonizzato.
(...)
La psicologia transazionale semplifica didatticamente concetti psicoanalitici che richiedono una preparazione tecnica specifica. In questo modo permette a tutti di giovarsi di quegli strumenti psicologici per migliorare la propria vita : conoscere per modificarsi (allora posso guarire!) .  Le transazioni corrette si instaurano quando ci si sente o.k. e si riconosce o.k. l'altro (vabbè, anche voi siete ok allora) . Negli altri casi in cui se stessi o gli altri sono visti sfavorevolmente si finisce per rendere distruttiva la relazionalità. Quando l'io si sente positivo e vede negativamente gli altri instaura un rapporto basato sulla supremazia: lo stato paranoico è caratterizzato dalla esagerata autostima (proprio così...) , dal porsi al di sopra degli altri. Il paranoico considera positivamente il prossimo solo se pensa e fa quanto egli crede giusto. In altri termini: io sono o.k. e tu non sei o.k. Se lo schizoide ( io non sono o.k. e tu non sei o.k. ) tende ad evitare le discussioni ed ad isolarsi (io non sono decisamente schizoide!!) , ad osservare con distacco se stesso ed il mondo per paura del coinvolgimento, il paranoico cerca la polemica e si butta nella mischia per essere il protagonista, per trionfare, per ottenere la supremazia: deve sentirsi il migliore (CENTRO!)
.
(...)
Già si è si è detto che lo stato paranoico è comune. Esso nasce dall'infantile senso di onnipotenza che tutti abbiamo vissuto
  (...) Il paranoico : -egli era un bambino speciale (narcisista, ammirato dai genitori ), o un bambino perfetto (perfezionista: allevato con rigidità (ok penso di essere questo caso, .....o è la paranoia a farmelo dire? oh no! sto diventando paranoico anche nella mia lotta alla paranoia! Mi autodistruggerò in un emplosione gravitazionale) ), o ancora un bambino vendicatore (vendicativo: sfruttato ed umiliato dai genitori )- (da G. Mandel: dispensa universitaria)

Nello adith -Signore, proteggimi da me stesso- è condensato il succo di quanto detto. Avere fiducia e stima di se stessi è fondamentale per una vita sana ma ogni prevaricazione sul prossimo rompe gli equilibri. L'altro è degno di stima quanto sé stessi. Il detto evangelico -ama (rispetta) il prossimo tuo come te stesso- significa riconoscere l'altra metà, il cui dialogo positivo è fondamentale per l'equilibrio e l'unità del sé. L'istinto animale della lotta per possedere il branco ed il territorio meglio lasciarlo alle bestie che comunque hanno inconsciamente gli equilibri giusti per la sopravvivenza, fermandosi al momento opportuno per evitare l'autodistruzione della specie: l'evoluzione dell'impulso è l'essere vincenti nelle realizzazioni esistenziali. L'uomo è ormai fuori da questo meccanismo regolatore e solo grazie al suo senso civico restaura gli equilibri, solo grazie al senso della bellezza e dell'armonia evita l'orrore della distruzione


Ok! Fine!Ho copiato e incollato una lezione psicologia su cos'è la paranoia e chi è il paranoico. In pratica, una volta capito i miei errori e i miei difetti devo cercare di cambiare. Per esempio ho capito che devo considerare gli altri come miei pari, e che io non sono il migliore. Purtroppo... devo capirlo! E sono sicuro che riuscirò a vivere meglio. In fondo ho cambiato tanti lati del mio carattere, anche recentemente. Sto cercando sempre di migliorarmi, perchè è possibile. Ora, le paranoie sono un mio difetto, quindi devo cercare di "guarire" se non voglio rischiare di ritrovarmi da solo, burbero e alcolizzato come i miei idoli.





martedì 13 ottobre 2009

Post profetici

Beh, la cosa mi spaventa. Ho concluso il penultimo post parlando di pugni e sangue. Ovviamente in modo ironico. Peccato però il sangue è uscito davvero domenica. Ma era il mio sulla mia mano destra. Vabbè una cazzata cmq.... però il caso, eh?

Cmq ho passato 2 giorni davvero belli. Sabato sono andato nella città toscana di Pamela. Siamo stati in giro tutto il giorno. Dapprima in un bellissimo parco immerso nella natura -quasi- selvaggia. Poi in centro dove abbiamo mangiato una pizza (lei tartufata, però la prossima volta senza funghi porcini. Solo tartufo). Ho scoperto che gli piace la musica latino-americana..... e vabbè... nessuno è perfetto

La sera siamo andati in un locale dove c'era in concerto un gruppo metal. Nessuno dei due ha apprezzato. Per fortuna poi hanno messo musica rock per ballare e li ci siamo divertiti parecchio. Siamo andati in questo locale con una coppia di suoi amici. Davvero simpatici tutti e 2. Era tanto che non mi sentivo così a mio agio con altri simili della mia specie.

Poi la notte ci siamo addormentati nella sua macchina. Sono anche riuscito a non russare e ne sono stato molto orgoglioso.

Poi domenica mattina siamo andati in stazione e siamo tornati insieme nella mia città. Abbiamo camminato per il centro, gli ho fatto vedere la mia città. Poi siamo andati nel parco grande dove ci siamo addormentati sull'erba per un po', all'ombra di un'albero. Qui ho russato, cazzo. Peccato che poi i nostri stomaci ci hanno fatto alzare da lì per andare a mangiare un sanissimo panino al McDonalds (per la cronaca, questa notte mi sono alzato 2 volte per andare a dargli l'estrema unzione, a quel Mac)
Dopo di chè siamo stati insieme al giardino piccolo.. dove le ore sono volate in un battito d'ali e ho sentito anche 5 lettere che mi ricorderò per la timidezza con cui sono state dette. C'è ancora un po' di timore nel dirlo scanditamente... ma è più bello così. Tanto lo pensiamo tutti e 2, è inutile negarlo. Però cercare il momento giustissimo per dirlo, tenerselo dentro ma sapere che entrambi vorremmo dirlo, è divertente e bello. Soprattutto QUANDO VORRESTI DIRLO DALLA MATTINA (in treno).
Alla stazione l'ho salutata un po' preoccupato per il viaggio da sola fino alla sua città. Ovviamente è arrivata a casa senza problemi.

Due giorni stupendi che spero siano solo l'inizio di tanti altri giorni così.

Cmq, io mi sono sentito chiamare "panda" un paio di volte. Evidentemente per i miei occhi malinconici e pensierosi. Eehh.. mi sono informato sui panda. E in effetti è un animale con cui ho qualcosa in comune...

pandamangia


Il panda gigante è un grosso orso bianco e nero con un muso buffo a causa delle macchie nere attorno agli occhi, che sono rotondi, enormi, e di un colore scurissimo e vellutato.


Non ha una buona vista, mentre  le mascelle sono talmente potenti da triturare il metallo.


E' classificato come carnivoro predatore, ma si differenzia dalla maggior parte degli altri carnivori, perché paradossalmente non mangia carne;  è teoricamente onnivoro come i suoi parenti orsi. In pratica si nutre esclusivamente di bambù, che rappresenta il 99% della sua dieta.


Il panda è una creatura solitaria a tal punto da non voler frequentare nemmeno i suoi simili. Non va in letargo in inverno e vive per lo più in tane ricavate dalle cavità di rocce sporgenti o in tronchi vuoti, dove si costruisce un giaciglio con gli steli di bambù. I maschi occupano di solito grandi territori che comprendono quelli, più ristretti, delle femmine.
I panda sono molto esigenti nella scelta dei loro compagni e l'accoppiamento naturale richiede che i partner siano affiatati.





venerdì 9 ottobre 2009

sono una persona seria, io....

Discendenza

A lavoro ho un collega che merita sicuramente una nota a parte. E' quello che ho nominato in pochi post passati come "il magazziniere". In realtà non fà solo il magazziniere ma fà anche altre cose. E' un po' il jolly.
E' un signore sui 50 passati. Ma portati molto bene devo dire... ad arrivarci a quell'età così! A volte è un po' petulante, ma è forte. Con lui si può scherzare e si può parlare di tutto. Lui ha l'esperienza. Ha provato un po' di tutto. Le classiche droghe leggere e pesanti... e un sacco di donne. E allora noi due parliamo. Dico "noi due" perchè con gli altri c'è poco da parlare. CollegaL non ne sà niente di questi argomenti e quando se ne parla lui ascolta solo. Non può dire la sua. Quel deficente del caporeparto, quando esisteva ancora, ne sapeva ancora meno. Al massimo con lui parlava di motori.
Ovviamente con le due vecchie non si azzarda a dire una parola di certe cose.
Invece con me si appassiona a parlare di donne. Perchè io posso dire la mia, nel mio piccolo. Si fanno le classiche discussioni da uomini, con i classici argomenti. Io parlo delle mie esperienze, dei miei errori e delle cose che avrei in mente. Lui dall'alto della sua esperienza cinquantennale mi indirizza. Mi dice dove sbaglio, cosa dovrei provare a fare e così via.
La cosa è divertente, perchè ho proprio l'impressione che mi voglia trasmettere la sua conoscenza. Come farebbe un mastro falegname al suo apprendista. Perchè a quell'età un po' i colpi si iniziano a perdere e penso si voglia assicurare una discendenza alle sue conoscenze. Io con mio padre non me la sento di affrontare questi argomenti, e lui ha solo una figlia piccola (la moglie è giovane). Quindi io sono il suo unico erede, in questo momento. C'è da dire che non ha trovato una pietra grezza da scolpire, ma una scultura solo da ritoccare.
E questo è molto buono per me. Ho 23 anni e sentire consigli da una persona che ne sà su questi argomenti è molto importante. Dovrebbe essere una pratica più diffusa nella società. Insomma, perchè un uomo deve sempre partire da zero? Al massimo guardando giornaletti o parlando con i coetanei. In questo modo forse si imparano le basi. Sono i grandi che ci sono già passati a saper come si fà. Ma cmq è ancora un tabù l'argomento, in generale.

 




Oh ma che bello, domani mi vedo con Pamela. Chissà se anche questa volta mi elencherà tutti i miei difetti fisici. Lo spero vivamente. Io cmq il mio tirapugni me lo porto dietro. Nel caso, lo uso. Donna avvisata mezza salvata.

hihihihi


 


giovedì 8 ottobre 2009

She's a force of Nature

Questo post lo inizio a scrivere di getto con l'aiuto di alcune fotografie fatte in questi giorni

La prima critica è rivolta a tutta l'umanità, o quasi. Ho fatto una foto che spiega benissimo il concetto che vorrei esporvi, quindi non c'è bisogno che io aggiunga altro


Ehm, no, mi sono sbagliato. La foto giusta è questa qui sotto


 




La seconda critica invece la rivolgo a chi stà costruendo la ciclabile che collega il mio piccolo paesino con la città. E' quella che faccio per andare a lavoro.
E' bella, non c'è che dire. E' anche molto comoda. Però c'ha delle pecche. Ad un certo punto, verso l'attuale fine, la ciclabile affianca la strada, stando però oltre il guard rail. Io spero solo di non cadere mai su quel guard rail. Quasi sicuramente morirei o ne uscirei sfigurato. Poi arrivato ad un certo punto, fine. Finisce intrappolando i ciclisti tra un muro, una rete, e il guard rail. Ecco le prove fotografiche.

La prima parte di questa ciclabile è molto bella. Sembra di essere immersi nella natura. Mi godo quei pochi minuti nell'aria fredda e pulita, prima di arrivare in città e sentire solo puzza di smog.

 



Questo è il guard rail assassino. Notare l'assenza totale di angoli accuminati...

E questa è la fine. E' completamente sbarrata. Io non ho problemi a tirare su la bici e metterla oltre il guard rail, ma un anziano?? E non esiste un uscita alternativa. Bisognerebbe tornare indietro e uscire dall'altro capo della ciclabile, per poi rifare tutto dalla via normale. Il vecchietto fà in tempo a morire.





Cambiando argomento, l'altro giorno mi sono fatto una pedalata per le viuzze che percorrevo da piccolo in bicicletta. Mi è venuta una certa nostalgia a pensare ai tempi spensierati.

Questo è il mio asilo. E' rimasto uguale. Mancano solo i tubi di cemento che erano là in fondo, dipinti come un treno. Mi ricordo ancora di quando io e Manuel correvamo dietro alla piccola Diana e gli urlavamo: "nuda, nuda", o qualcosa del genere. Ci hanno messo agli arresti sulle nostre sedioline, mentre tutti potevano ancora giocare. Eh, ma io ero già un furbacchione sin da piccolo. Non mi hanno mai fatto schifo le bambine, come succede ad altri bimbi. Io avevo già capito come girava il mondo (o dove girava). Vabbè in realtà non avevo molto idea di quello che stessi facendo....
 


 





Ma parlando di cose serie, ora finalmente posso espormi un po' di più su quello che sto vivendo in questi giorni.

La ragazza che ho conosciuto si chiama Pamela. Eh si.. lei. Suona bene vicino ad Emanuele, no? Finalmente i problemi che c'erano si stanno sbloccando, e ora sembra che tutto possa andare meglio. Sono rimasto in dubbio in questi giorni, non sapevo cosa mi aspettasse il giorno dopo.
Forse tutto deve ancora aggiustarsi. Ma non mi importa, pian piano si mette tutto apposto.

L'unica cosa che voglio fare ora è passare un sacco di tempo con te. Conoscere il significato di ogni singolo respiro, di ogni sguardo e di tutto ciò che ti riguarda. Anche le cose più piccole e insignificanti. Voglio sapere tutto di te.
Ah, so che ami i Muse... ah beh, no. Meglio che non dico niente. Per ora è solo un idea. Cavolo ma se fossimo stati un po' in anticipo su quel bel concerto a Bologna....


Ah, è anche uscito recentemente l'ultimo album dei Pearl Jam. Leggendo la traduzione di questa canzone ho pensato a me e a te. Dici che è grave??? Si.. forse si. Credo che anche ascoltando la sigla dei puffi riuscirei a trovare qualche connessione....

 




FORCE OF NATURE - Forza della natura

È chiaro che lei è una forza della natura
Contrabbando nascosto in fondo alla sua anima
Esorcizzando la sua volontà di perdere il controllo
Lei va avanti

Un uomo comune non ha alcuna possibilità
Il paese delle meraviglie sta spingendo Alice nel buco
Non c'è modo di salvare qualcuno che non vuole essere salvato
E andiamo avanti

Un uomo sta fermo sulla riva dell'oceano
Un faro sulla terra ferma
Lo sguardo verso l'orizzonte
Nell'oscurità che precede l'alba

L'uragano porta venti che soffiano forte
La forza di una bufera che fa tremare i vetri nella tempesta
Un naufragio sugli scogli che lui chiama casa
Con una luce accesa

Da qualche parte c'è una sirena che intona
Un canto solo per lui
Tutta la forza che riesci a immaginare
Potrebbe svanire...trasformandosi

Un uomo sta da solo e aspetta
Che lei torni a casa
Lo sguardo verso l'orizzonte
Nell'oscurità che precede l'incontro tra il buio e l'alba

Mi fa soffrire...mi fa tremare...
È così sbagliato pensare che l'amore può metterci in salvo?

L'ultima volta che l'ho visto, era lì fuori e aspettava
Una figura nella luce oscura, nel riflesso della luna piena
Rimane lì sulla sabbia lungo la riva
Per sempre

Da qualche parte c'è una sirena che intona
Un canto solo per lui
Tutta la forza che riesci a immaginare
Potrebbe svanire, trasformandosi

Un uomo sta da solo e aspetta
Che lei torni a casa
Con gli occhi chiusi...non puoi saperlo
Ma il suo cuore ha smesso di vagabondare




domenica 4 ottobre 2009

Reset

Ok, anche se la prima canzone dei Blind Guardian è una di quelle che sento molto mie in queste giornate, voglio farmi due risate. I video 2 e 3 di questo post sono fantastici. Da vedere in sequenza.











 Frutto del buio


Lei non c'e'
ed il buio arriva,
io so che non tornera'.
Della magia tutto cio' che rimane
e' un ricordo nel tempo che va.

Come un'alba la vita puo'
coprire ogni bugia,
verita' nascoste tra le ombre,
sogni pieni di follia.
Presto sara' notte
nel buio che rimane.

Poi di colpo tutto e' chiaro
e la luce ritorna da me.
Lei ha chiuso gli occhi,
ha chiamato il mio nome,
non e' mai piu' tornata da me.

Frutto del buio
il tuo seme cresce
in un mondo di malinconia
quando la luce
esce fuori dal cuore

Lei non c'e'
resta il buio dentro,
nulla cura il mio male.
L'alba e' sparita
soffocata nel sogno
in un giorno che muore di gia'.

La speranza si spegne gia',
l'alba della vita.
Di fronte alla morte
io sono rimasto solo.

Frutto del buio
il tuo seme cresce
in un mondo di malinconia
quando la luce
esce fuori dal cuore


Il primo video è l'originale... Where the hell is Matt?




Il secondo è un retroscena



sabato 3 ottobre 2009

...

 


e adesso?

mmhh... esco


Un venerdì sera che mi ricorderò...

"Cos'è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? - è il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l'addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo"

Jack Kerouac




Sono tornato a casa poco fà. Sono più di 27 ore che non dormo, se si escludono pochi minuti rubati quà e là. Scrivo il post e poi dormo, anche se l'eccitazione è in circolo e non mi fà sentire troppo il sonno.

Ieri sera sono partito dalla mia città emiliana per una città toscana per incontrare una ragazza che ho conosciuto un po' di tempo fà. Era tanto che volevo vederla.
Sono arrivato li per le 21.  Abbiamo mangiato un kebab e poi abbiamo iniziato a vagabondare senza meta per il centro. Dopo siamo andati a bere qualcosa in un irish e li......
sono riuscito a baciarla.
Eh, bravo direte voi... eh si... bravo dico anche io... se non fosse che la mia sfortuna con le ragazze ha una fama che mi precede. Infatti non è tutto così semplice come succede alle persone normali. No. Qui ci sono di mezzo storie alla beautiful. Quindi in realtà non si sà nulla di come andrà a finire. A me piace un casino. Penso di piacerle anche io. Però non si può fare nulla. E non sto a spiegare il motivo perchè vi annoierei, e cmq non mi và di dirlo.

Dopo quel primo bacio ce ne sono stati molti altri, incorniciati da carezze e abbracci sparsi per la città. Stavo veramente da Dio. L'orologio si doveva fermare a metà serata, e volevo rimanere così. Invece è andato avanti fino alle 5. Quando l'ho dovuta salutare è stato troppo triste. Sembra sempre la prima volta, e non ci si abitua mai a questi saluti che non si sà in fondo se sono degli addii (eh... probabile.. )


L'adoro davvero questa ragazza. Spero che questa volta sia diverso il finale.

Poi alle 5 ho ripreso il treno e sono tornato nella mia città. Per non svegliare mia madre sono andato alla stazione degli autobus, facendo prima una tappa in un bar per una colazione. Dopo un ora è arrivato l'autobus e sono riuscito ad arrivare nel mio paese.

Alla stazione delle corriere c'erano un sacco di ragazzini, che oggi andavano a scuola. Era tanto che non mi trovavo in mezzo a loro, e ho notato con dispiacere che vanno sempre peggiorando.
Le ragazze sembra che stiano facendo la caccia all'uccello, sempre pronte e agghindate come se invece che andare a scuola stessero andando ad una festa a base di alcool.
I ragazzi... pure!! Sì, sempre la caccia all'uccello, pure loro. L'80% o veste da ricchione oppure cerca nei negozi alla moda le cose più assurde. Ma non assurde belle, assurde ridicole!! Le acconciature sono cose da pop-art. Vabbè comunque problemi loro.

Io ho ancora in testa lei. E le cose sono 2: o me la tolgo dalla testa, o devo vederla più spesso. 

Adesso dormo, e mi addormento con una canzone che ci ha fatto da colonna sonora nell'irish. Ora inizia la fase "cervello in pappa" e compilation degli scorpions.. hahahah ... meglio che mi contenga....
Io comunque non posso contattarla. Aspetto solo che lo faccia lei. Lo aspetto.

Ma che devo fare??
















Poison


Your cruel device
your blood, like ice
One look, could kill
My pain, your thrill...
 
I wanna love you but I better not touch (don't touch)
I wanna hold you, but my senses tell me to stop
I wanna kiss you but I want it too much (too much)
I wanna taste you but your lips are venomous poison
You're poison, running through my veins
Poison
I don't wanna play these games
 
Your mouth, so hot
Your web, I'm caught
Your skin, so wet
Black lace, on sweat....
 
I hear you calling and it's needles and pins (and pins)
I wanna hurt you just to hear you screaming my name
Don't wanna touch you but you're under my skin (deep in)
I wanna taste you but your lips are venomous poison
You're poison, running through my veins
Poison
I don't wanna break these chains
Poison...
 
(guitar solo)
 
One look, could kill
My pain, your thrill...
 
I wanna love you but I better not touch (don't touch)
I wanna hold you, but my senses tell me to stop
I wanna kiss you but I want it too much (to much)
I wanna taste you but your lips are venomous poison
You're poison, running through my veins
Poison
I don't wanna break these chains
Poison (Poi-son....)
 
I wanna love you but I better not touch (don't touch)
I wanna hold you, but my senses tell me to stop
I wanna kiss you but I want it too much (too much)
I wanna taste you but your lips are venomous poison
Yeah....
Well I don't wanna break these chains
Poison
Runnin' deep inside my veins
Burnin' deep inside my brain
Poison
and I don't wanna break these chains
Poison


 


Veleno



 
il tuo crudele piano
il tuo sangue, come ghiaccio
uno sguardo potrebbe uccidere
il mio dolore, il tuo fremito
 
voglio amarti
ma è meglio che non tocchi
voglio possederti
ma i miei sensi mi dicono di fermarmi
voglio baciarti
ma voglio troppo
voglio assaporarti
ma le tue labbra sono maligno veleno
il tuo veleno scorre nelle mie vene
il tuo veleno
non voglio giocare a questi giochi
 
la tua bocca così calda
la tua trappola, sono stato preso
la tua pelle, così umida
nero pizzo, sul sudore
 
ti senti chiamare
ed stai sulle spine
voglio farti del male
 
solo per sentirti urlare il mio nome
non voglio toccarti
 
ma tu sei sotto la mia pelle (nel profondo)
voglio assaporarti
 
ma le tue labbra sono maligno veleno
il tuo veleno
 
scorre nelle mie vene
il tuo veleno
non voglio rompere queste catene
veleno.
 
(guitar solo)
 
uno sguardo può uccidere
il mio dolore,il tuo fremito
 
voglio amarti
ma è meglio che non tocchi
voglio possederti
ma i miei sensi mi dicono di fermarmi
voglio baciarti
ma voglio troppo
voglio assaporarti
ma le tue labbra sono maligno veleno
il tuo veleno scorre nelle mie vene
il tuo veleno
non voglio rompere queste catene
(2x)



 

giovedì 1 ottobre 2009

Le vecchie di merda

Eh in questi giorni ho un problema in più. Non è grave per me, perchè in realtà mi scivola sopra. Però un po' di rottura di cazzo ce l'ho. In pratica è sempre per colpa di quelle due vecchie di merda che lavorano con me. Si si, la voglia che avrei è quella di farle a pezzettini. Di buttarle in pasto ai porci e filmare tutto, per poi mandare il video alla loro famiglia con i titoli in blu come i video di you tube: " Se lo meritavano "

Sicuramente parlano dietro e rosicano perchè sono delle fallite che a 55 anni suonati sono a fare le semplici operaie sotto gli ordini di un ragazzo di 23 anni. Allora l'unica cosa che sanno fare è parlare dietro, mettere zizzania tra i colleghi, fare gruppetto e continuare a parlare tra di loro.
 Ma a me non me ne frega niente. Io ho sempre il sorriso sulla bocca, tranne quando guardo loro che non riesco a ridere, tanto che sono deprimenti. Tempo fà avevo fatto un loro ritratto con quel programmino per fare i personaggi di south park. Li ripropongo.
CollegaV
La collega V. Quella che si ammutolisce e parla solo da dietro a bassa voce. E' una psicopatica.

Collega MA
Questa è la collegaM. La zizzaniatrice. E' lei che inizia a parlare dietro e si inventa cose che non ho mai detto solo per mettermi contro altre persone.
Queste immagini sono molto verosimili alla realtà!!!

Ieri sera, per scherzo, sono andato si wikipedia e mi sono informato sulle varie malattie mentali. Era tutto iniziato per scherzo, ma giuro che ad un certo punto mi sono accorto che le descrizioni delle due vecchie corrispondevano quasi esattamente con le descrizioni delle malattie.

Ne copio qualche punto cruciale che descrive abbastanza efficacemente il comportamento delle 2 vecchie di merda.


Malattia mentale

Una malattia mentale è una affezione che colpisce il pensiero, i sentimenti o il comportamento di una persona in modo sufficientemente forte da rendere la sua integrazione sociale problematica o da causargli sofferenza. Le malattie mentali sono alterazioni comportamentali o psicologiche che causino pericolo o disabilità e non facciano parte del normale sviluppo della persona.




Di seguito è riportata una lista, a titolo esemplificativo e non completa, di sintomi di malattia mentali:



  • condotta asociale e deterioramento delle relazioni;

  • disturbi dell'umore;

  • alterazioni della personalità;

  • difficoltà cognitive e di percezione, allucinazioni e alterazione della percezione della realtà;


Schizofrenia

La schizofrenia è una forma di malattia psichiatrica caratterizzata, secondo le convenzioni scientifiche, da un decorso superiore ai sei mesi (tendenzialmente cronica o recidivante), dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell'emozione, con una gravità tale da limitare le normali attività della persona.


La schizofrenia si caratterizza, secondo la tradizione medica, per due tipi di sintomi:



  • sintomi positivi: sono comportamenti o esperienze del soggetto "in più" rispetto all'esperienza e al comportamento dell'individuo normale. Si possono perlopiù includere sotto il termine più generale di psicosi. Questi sintomi possono essere: le idee fisse, i deliri, le allucinazioni e il disturbo del pensiero (per la diagnosi non occorre che si manifestino tutti questi sintomi, a seconda dei casi è sufficiente che ve ne siano uno o due).



  • sintomi negativi: sono chiamati così quelli che sono diminuzione, declino o scomparsa di alcune capacità o esperienze normali del soggetto. Possono includere inadeguatezza nel comportamento della persona, distacco emotivo o assenza di emozioni, povertà di linguaggio e di funzioni comunicative, incapacità di concentrazione, mancanza di piacere (anedonia) e mancanza di motivazione.



Alcuni modelli descrittivi nella schizofrenia includono un terzo tipo di sintomi (schizofrenia di terzo tipo detta sindrome disorganizzata) dove compaiono soprattutto disturbo del pensiero e problemi di pianificazione. I sintomi possono prendere la forma di deficit neurocognitivi: si tratta dell'indebolimento di alcune funzioni di base quali la memoria, l'attenzione, la risoluzione di problemi, la funzione esecutiva e la cognizione sociale.



Per la diagnosi di schizofrenia conta sia la natura sia la durata dei sintomi (sintomi che differiscono per durata caratterizzano ad esempio il Disturbo schizofreniforme).


La forma abbreviata dei criteri diagnostici DSM-IV-TR: La diagnosi di schizofrenia richiede il soddisfacimento del seguente criterio:


A) (Sintomi caratteristici) La presenza persistente di due o più dei sintomi che seguono, per un periodo significativo che si considera di almeno un mese (si osserva che la durata può essere inferiore se il sintomo recede a seguito di trattamento):



  • deliri

  • allucinazioni

  • disorganizzazione del discorso verbale (es: perdere il filo, incoerenza, divagazione e espressione troppo astratta)

  • grave disorganizzazione del comportamento (es. nel vestiario, nelle abitudini diurne, disturbi del sonno, disforia, piangere o ridere frequentemente e inappropriatamente), oppure stato gravemente catatonico

  • presenza di sintomi negativi, cioè che trasmettono un forte senso di disinteresse, lontananza o assenza del soggetto: appiattimento affettivo (mancanza o forte diminuzione di risposte emozionali), alogia (assenza di discorso), avolizione (mancanza di motivazione), disturbi dell'attenzione e delle capacità intellettive, assenza di contatto visivo


Nota: Il soddisfacimento del criterio A è l'unico richiesto (cioè per la diagnosi non si richiede il soddisfacimento dei punti B e C) solo nel caso che le idee fisse siano bizzarre e irrealistiche, oppure nel caso che le allucinazioni consistano nell'udire due o più voci identificabili come irreali che parlano fra loro, oppure una voce che "commenta" in diretta le azioni e percezioni del paziente.


B) Deficit o disfunzione sociale e/o occupazionale: Per un periodo di tempo significativo uno o più degli ambiti principali della vita del soggetto sono gravemente compromessi rispetto a prima della comparsa del disturbo (lavoro, relazioni interpersonali, cura del proprio corpo, alimentazione ecc.)


C) Durata: persistenza dei sintomi "B" per almeno sei mesi, che includano almeno un mese di persistenza dei sintomi "A".


Esistono ulteriori criteri (D, E ed F) che servono per diagnosi differenziali o per escludere la schizofrenia nel caso in cui sia stato diagnosticato un disturbo dell'umore grave (come la depressione maggiore); oppure in caso di grave disturbo dell'età evolutiva, o disturbi neurologici dovuti a condizioni medichedroghe o farmaci. generali, o che i sintomi siano effetto dell'uso di sostanze come


Sottotipi


La classificazione più tradizionale considera quattro forme principali di schizofrenia: la schizofrenia catatonica; la schizofrenia ebefrenica; la schizofrenia paranoide, e la schizofrenia semplice. Il criterio DSM classifica ad oggi cinque forme, indicate di seguito. È indicata a fianco la classificazione alfanumerica corrispondente nelle tabelle ICD 9 (a sinistra) e ICD 10 (a destra) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il criterio ICD 10 identifica invece 7 forme.



  • (295.2/F20.2) tipo catatonico: dove sono evidenti macroscopici disturbi psicomotori, come ad esempio lo stupore catatonico, rigidità o flessibilità anomale del tono muscolare

  • (295.1/F20.1) tipo disorganizzato (o ebefrenico): l'appiattimento affettivo (chiusura in sè, disinteresse ecc.) è presente insieme alla disorganizzazione del pensiero, eventuali disordini del comportamento

  • (295.3/F20.0) tipo paranoide: i sintomi principali sono idee fisse (deliri) che includono allucinazioni, ma possono essere assenti i disturbi/disorganizzazione del pensiero o comportamento e appiattimento affettivo. Questa forma compare frequentemente dopo i 35 anni in pazienti che hanno già qualche disturbo strutturato, con decorso lento e insidioso[senza fonte].

  • (295.6/F20.5) tipo residuo: viene definita così una forma dove i sintomi positivi (psicotici ma non paranoidi) sono presenti ma hanno bassa intensità, mentre quelli negativi sono significativi. Spesso compare come esito di un disturbo psichico maggiore (es: episodio schizofrenico acuto, depressione maggiore)

  • (295.9/F20.3) tipo indifferenziato: presenza di sintomi positivi (psicosi) non strutturati secondo i criteri delle precedenti forme


La schizofrenia colpisce in media più frequentemente soggetti nella tarda adolescenza e nella prima fase dell'età adulta, ma alcune forme colpiscono prevalentemente persone adulte o di mezza età




  • La maggior parte dei soggetti che sviluppano il Disturbo perdono il posto di lavoro, oppure interrompono gli studi e riducono al minimo i contatti sociali

  • I soggetti che sviluppano il Disturbo provano livelli molto alti di sofferenza

  • Il 10 % circa di loro si suicida

  • Il 75% circa di coloro che sviluppano il Disturbo viene preso in carico in maniera pressoché definitiva dai Servizi Psichiatrici nel giro di pochi anni dopo l’esordio




Potrei andare avanti con molto altro. Però è impressionante come io possa attribuire perfettamente molte di questi sintomi a quelle 2 vecchie. FANCULO MERDE