Da un po', da quando uso facebook, ho tra gli amici un mio lontano parente. Che è anche un personaggio famoso tra le corse di moto. Vedo che lui aggiorna abbastanza spesso, con video, gruppi ecc ecc. Ogni volta che fà uno di questi aggiornamenti c'è sempre un gruppetto di persone, di solito tra le 10 e le 40 che gli commentano lo stato. Tutti sono commenti da leccaculo impressionanti. Sempre: "Bravo Marco - Grande Marco, ben detto - Hahahaha si hai ragione" ecc ecc. Per qualsiasi cagata lui dica, ci sono sempre quelli che gli leccano il culo. Poco fà ha pubblicato il video di un ragazzo che dava una pacca fortissima sul culo di una ragazza e poi una torta in faccia. Era un video chiaramente ironico. Comunque Marco aveva solamente pubblicato il video senza dare un suo commento. Allora sono partiti a dire "che matto questo qui!, è un vero deficente - Spero che gli taglino il pisello - Questo è malato e si merita la prigione " ecc ecc.. insomma tutti commenti di accusa per il protagonista. Allora siccome a me non me ne frega niente di leccare il culo dico sempre quello che penso e ho detto "questo è un genio. Ragazzi non prendiamo questo video seriamente, è uno scherzo, facciamoci una risata, dai" .... Allora Marco ha commentato subito dopo di me dicendo "Bravo emanuele, ci sono cose peggiori nella vita" .... manco a dirlo, subito dopo di lui tutti hanno cambiato parere "ahahah si è vero che ridere - che porcona la tipa - hahah che schiaffone" ...
Io penso che queste persone facciano proprio pena. Ma come si fà? Secondo me anche Marco si accorge che sono dei falsi laccaculo. Quindi se sperano in qualche "benedizione" da marco, secondo me farebbero bene a comportarsi normalmente. Che tanto non riceveranno niente ugualmente, ma almeno fanno bella figura. E' questa l'italia. Similmente c'è Berlusconi che è quello più importante tra i fessi, e tutti dietro a dire di SI ad ogni cagata che gli esce dalla bocca.
Sveglia lumaconi......
Comunque tornando al principale argomento del post, l'escursione in montagna è stata una vera avventura. Sono partito da Fanano intorno alle 10.30 di mattina (perchè non trovavo il sentiero e un parcheggio, siccome c'era una gara ciclistica che impediva l'accesso per 2 giorni ad alcune strade). Arrivato a metà salita del sentiero 407 del CAI, verso le 12:30 inizia a piovere di brutto. Era un temporale bello forte. Per fortuna ho trovato riparo in una casa abbandonata in mezzo al bosco.
Ce ne sono tante di case abbandonate lì, tutte di pietra.Molte semidistrutte, ma alcune ancora in piedi. Quando la pioggia è calata sono ripartito, ma stando molto attento perchè proprio in quel punto il sentiero era molto in pendenza e se scivolavo li, mi ritrovavano a valle.
La meta della mia salita era il lago Pratignano in cima alla montagna. Non ci sono arrivato sabato perchè mi sono voluto fermare a 5 minuti di cammino dal lago, dove ho trovato una sorgente d'acqua e un piccolo prato abbastanza pianeggiante.
Li in quel piccolo prato ho piantato la tenda. Tutto bene, quando ha iniziato a fare freddo mi sono messo dentro, lasciando aperto nella zip un piccolo spiraglio in direzione dell'unico accesso al prato, giusto per controllare che non arrivasse nessuno. Non avevo di meglio da fare a dire la verità, quindi guardavo fuori. Pensavo tra me e me: " finchè non viene completamente buio, non dormo. Potrebbe sempre arrivare qualche scocciatore"
Purtroppo per me è stato fatale questa attesa. Sapete in quel momento della serata in cui non è completamente buio, ma c'è ancora quella mezza luce che ti permette di vedere qualcosa, in quella luce bluastra...... eh?....beh, ho sentito uno dei versi più terrificanti di tutta la mia vita. Lunedì parlando a lavoro con la collegaM, che è abbastanza pratica di montagna perchè ha una casa li, mi ha detto che era semplicemente un caprilo. Detto così fà ridere, ma provate a sentire il verso che fà un capriolo. E provate a sentirlo per la prima volta di notte da soli su una montagna, senza sapere di che animale si tratti. Giuro che avevo i battiti a mille. Pensavo che fosse un cinghiale. E non so che reazioni hanno di solito i cinghiali vedendo una tenda. Vabbè insomma sono stato attento per un bel po', poi ho chiuso entrambe le zip della tenda e mi sono messo a dormire. Senza grandi difficoltà, dico la verità, ma tenendo a portata di mare il coltello, che la prudenza non è mai troppa.
Domenica sono ripartito arrivando subito al lago. (Lago per modo di dire. Sembrava una palude di canne e ninfee).
Li c'erano grandi prati, dove potevano correre liberamente i cavalli. Purtroppo quando sono arrivato io i cavalli se ne stavano sotto la loro tettoia e non correvano. Sarebbe stata una bella scena da film vederli mentre si rincorrevano.
Poi è cominciata la discesa. Ho mangiato fragoline di bosco e ciliegie durante il tragitto. Le trovavo lungo il sentiero. Avevo trovato anche un cespuglio di lamponi, ma non ero sicuro fossero veri lamponi o cose velenose, quindi ho lasciato stare.
Dopo un'estenuante discesa, quasi quanto la salita (almeno se non hai le scarpe adatte e con uno zaino pesante sulle spalle) sono arrivato distrutto in paese, dove incurante della premiazione in corso della gara ciclistica sono passato in mezzo alla gente con il mio bastone stile Mosè fino alla macchina.
E' stato strano il senso di nausea che ho provato nella seconda metà della discesa verso il paese. Non so da cosa possa essere dipeso. Forse xke non avevo mangiato a mezzogiorno? (volevo scendere velocemente perchè dicevano che sarebbe piovuto forte. Cazzata, c'è stato poi sempre un sole che spaccava). O forse avevo mangiato troppa frutta? Qualche ciliegia l'ho rubata da una proprietà privata, forse c'erano pesticidi. In effetti erano amare quelle ciliegie lì.
Comunque una cosa è sicura: DEVO TORNARE Sù APPENA POSSO....
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