domenica 27 settembre 2009

La vendemmia

Anche a me, come a tutte le persone che si rispettino, è toccato di vendemmiare quest'anno. Ieri mi sono fatto una bella giornata intera di vendemmia.
In realtà la vendemmia non sarebbe così faticosa nei classici filari di vite, come quella che si vedono ai bordi delle autostrade. No, quella sarebbe una pacchia. La vite dove sono andato a vendemmiare era una di quelle vecchie vecchie, fatta con gli archi che ti passano sopra la testa. Questo tipo di vite è odioso da vendemmiare. E tutta intricata, alta, buia (ma che cmq protegge dal sole, che non è male).

Cmq mi sono guardagnato 50 euro.

Ora molte vendemmie si effettuano con i macchinari meccanici che passano tra i filari. Però in molte altre parti si fà ancora a mano. Se volete guadagnare qualcosa, andate a bussare alle porte dei contadini e proponetevi di aiutare con la vendemmia.

I soldi in questo periodo non bastano mai, e vendemmiare è un buon modo per guadagnarseli.

Cmq, per la precisione, ho fatto del lambrusco.



venerdì 25 settembre 2009

Geniale coincidenza

Beh, a volte uno pensa al destino, alla fortuna, chi lo sà. Però a volte succedono cose che ti fanno capire di far parte di un disegno più grande di te. L'unico modo per capirlo e guardare da più lontano i ricordi passati e unire i puntini. Tutto questo per dire che se non mi sono svegliato tutte queste mattine per andare a lavoro, significa che era destino che la prima mia mattina a lavoro in bici fosse questa!

Esatto, finalmente sono riuscito ad andare a lavoro in bici.


Partiamo dalla mattina.
Mi sono svegliato molto presto. Erano intorno alle 5 in realtà. Ovviamente mi sono rimesso a dormire, sperando di svegliarmi alle 6. Invece mi sono svegliato alle 7. Dannazione, mi sono messo a correre, ho fatto colazione senza guardare la TV, lavato e alle 7,15 ero già in partenza da casa (il mio piano era partire alle 6.45 in realtà, al massimo alle 7, ma oggi non volevo sentire ragioni e se arrivavo + tardi telefonavo per dirlo).
Sono arrivato a lavoro dopo 42 minuti, abbastanza stanco dico la verità, ma perchè ho corso. Se parto 10 minuti prima posso andare con più calma.

Avrei potuto farmi una doccia da l'1 alle 2 come al solito, ma non mi andava quindi l'ho fatta di nascosto velocemente alle 4.
Poi alle 5.45 sono ripartito. Ma non dovevo andare a casa, dovevo prima andare in un negozio di bici a cercare dei freni e degli altri pezzi.
Allora arrivo nel primo negozio, gestito da un vecchio che la volta scorsa era stato gentile, e gli chiedo dei freni. Guarda, poi mi dice che andrebbero anche "registrati" (regolati). Va bene, dico, puoi dirmi come si fà?
Io mi sarei aspettato un "tira un filo li e avvita il bullone là" . Insomma, i freni sono 1 filo, 1 bullone e una molla. Devo solo capire cosa toccare. Invece mi risponde che non può dirmelo perchè non ha tempo (non c'era nessuno in negozio), che insomma, e beh, sai, non è che.... ,...... vabbè la cosa che voleva sottointendere era: "devi portarli da me e te li regolo io, se paghi. Se ti dico come si fà perdo un cliente".
Eh beh, caro vecchietto del cazzo, hai capito male. Non funziona così. Se tu sei gentile io sono più propenso a venire da te per i miei pezzi di ricambio.
Gli chiedo anche di un altro paio di pezzi, per fargli vedere che volevo comprare e non solo scroccare consigli.... ma mi risponde in modo un po' scazzato. Allora dico che non fà niente e me ne vado senza nemmeno prendere i freni. Fanculo, mi tratti così e non ti lascio nemmeno 1 centesimo.

Allora allungo la strada di qualche chilometro e vado in un altro negozio. La boutique della bici. Hanno cose tecniche e ovviamente costose. Però io volevo solo i freni. Li prendo, pagandoli 50 centesimi in meno del negozio del vecchio, e mi regolano pure i freni senza che io gli chiedessi niente. Ringrazio e me ne vado. Ci ho messo un po xke questo negozio era pieno per via degli incentivi. Hanno anche promesso di cercarmi un pezzo un po' vecchio che non producono più ma che servirebbe sulla mia bici. Torno li tra 10 giorni.

Insomma, dopo aver perso un'oretta e più per questi giri mi dirigo verso casa. C'è un punto in cui la nuova pista ciclabile arriva in un punto morto. Chiuso da una rete davanti e chiuso ai lati dai guard-rail  della strada. Quindi si è costretti ad alzare la bici di peso e metterla fuori dai guard-rail. Proprio in quel punto incontro una ragazza che non vedevo da molto tempo.

Iniziamo a parlare e la prima domanda che mi fà è: Perchè giri in bici?
e io, che già avevo capito la strategia da adottare, sparo deciso: "Per NON INQUINARE !! " , scandendo bene le parole.
E lei, sorridente mi risponde: "daaai, davvero?"
io: "Giuro!"
lei: "Ma che bravo, anche io! Per lo stesso motivo!"
io penso: "bingo.."
continuando a parlare di bici io ne parlavo come se lo facessi tutti i giorni. Dicevo cose tipo: "io di solito arrivo prima la sera / pensavo di essere l'unico / dopo un po' ci fai l'abitudine / cerco sempre di sensibilizzare le altre persone / ecc ecc"
Insomma ero un esperto ambientalista.
Dopo poco l'ho salutata e lasciata davanti casa sua.

Mi è venuto proprio da esultare poco dopo, ma non tanto per l'incontro, ma per la mia G-E-N-I-A-L-I-T-A'.
Cazzo dovevate sentirmi che attore magnifico ero (in realtà non ho mentito troppo, ma ho amplificato le cose). Whahahahah sono davvero un genio.

Vedremo se avrà sviluppi quest'incontro del destino. Sarete sempre aggiornati. (il blog pare aver ripreso a vivere)

Ciao, e ricordate, reciclate sempre e usate la bici, per un mondo più pulito e migliore per i nostri figli e nipoti. (buttereste mai un sacco dell'immondizia in faccia ad un povero bambino? Beh, lo stiamo facendo!! )




giovedì 24 settembre 2009

Umiliazione

Non sono riuscito fin'ora a svegliarmi per andare a lavoro in bici. Che vergogna. Non sono degno.
Cyanide and Happiness, a daily webcomic
Cyanide & Happiness @ Explosm.net

martedì 22 settembre 2009

Allenamento

Bene. Posso dire che i test si sono conclusi.

Oggi all'uscita del lavoro sono andato a comprare una di quelle pompe alte da appoggiare a terra, con tanto di manometro. Così mi gonfio le ruote io senza dare fastidio a nessun vecchio rimbambito.
Mi sono informato anche su altri pezzi. I freni come i miei si fanno fatica a trovare, per fortuna. Devo cercare qualcosa di compatibile, altrimenti mi tocca tenermi i freni che fischiano. Sembro un treno in arrivo alla stazione, quando freno.
Poi ho anche cercato i nastri adesivi da avvolgere intorno al manubrio. Si trovano anche a pochi euro. Peccato per i colori anni 80 che offriva quel negozio. Mi dispiace togliere il mio nastro in pelle nera. Ma si inizia a staccare, maledizione. Devo cercarne uno simile.

Ovviamente questa mattina sono andato a lavoro in macchina. Non ho avuto la forza di svegliarmi presto. E poi era nuvoloso. Vabbè tutte scuse. Avevo sonno. Domani mattina però... !!
Altrimenti se non trovo la forza nemmeno domani, faccio altri giri per altri negozi di bici.

Poi tornato a casa ho gonfiato la ruota dietro e sono partito per un giretto di una mezz'oretta.
Stranamente non mi dava nemmeno problemi il cambio. Miracolo.

lunedì 21 settembre 2009

Primo vero test del mezzo

Beh, oggi pomeriggio mi sono fatto un piccolo giretto fino in città per testare la nuova bici.

Sono uscito dal mio paesino senza problemi, però al momento di fare un piccolo cambio di marcia, la catena faceva i capricci. In pratica ho notato che in un paio di corone della ruota dietro, la catena fà fatica a girare bene. Quindi o mi tengo la marcia più dura, oppure salto un paio di corone e mi accontento delle marce più leggere. In verità non è che sia un grosso problema per girare, però mi dà fastidio sapere che non posso usare tutte le marce, per ora. Vedrò cosa c'è da fare, andando in una qualche ciclofficina. Può essere che ci sia solo da regolare il cambio.

A parte quello, l'altra cosa che mi dà fastidio è che non ho la ruota dietro gonfia alla pressione ottimale.
Quando ho comprato i copertoni, quelli della "boutique" delle bici da corsa mi hanno detto che vanno gonfiati a 7 bar. E' una pressione notevole, ma confermata da altre fonti. Siccome loro mi hanno cambiato la ruota davanti, me l'hanno gonfiata loro. La ruota dietro l'ho cambiata io e con la pompetta è impossibile raggiungere quelle pressioni. Allora giovedì mi sono recato da un meccanico di bici/motorini qui del mio paese, che si è allegramente rifiutato di gonfiarmi le ruote a quella pressione, perchè dice che possono esplodere. Il benzinaio non aveva l'attacco giusto del compressore per la mia valvola. Non ho avuto molte altre occasioni per cercare di gonfiare le ruote in questi giorni. Quindi io sto girando con una pressione di 4 bar all'incirca.
Che nervi, domani tornerò dal meccanico e lo obbligherò a gonfiarmi la ruota come dico io. Porca troia vecchio di merda.

Sono anche indeciso se andarci a lavoro in bici, domani. Quasi quasi ci vado. Devo però svegliarmi alle 6 e mezza, come minimo. E sempre che il tempo lo permetta. Almeno le prime volte non vorrei andarci con la pioggia.


Comunque, tornando alla giornata di oggi. Dopo aver riscontrato il problema del cambio, mi sono agghindato da vero ciclista. Occhialini aerodinamici, bandana verde, e via a sfrecciare verso la città. In realtà non mi sono stancato più di tanto. In tutto devo aver fatto poco più di una ventina di chilometri. Niente di chè. Ho calcolato che per andare a lavoro e tornare dovrei fare all'incirca 40 km al giorno. Beh... niente male.

sabato 19 settembre 2009

Venerdì e Sabato

Oh lè. Sono già tornato. Sono andato a Montecatini ieri sera. Arrivato là alle 22.  Sono andato in treno e ho fatto un cambio a Prato, dove ho girato un po' a piedi la città nei 40 minuti di tempo che avevo per la coincidenza. Dicono che adesso in dialetto del luogo non si dice più "prao" , ma "plato".

Vabbè comunque abbiamo mangiato un kebab in un locale rumeno, molto carino devo dire. Poi siamo stati a casa a giocare a briscola tutto il tempo. No... non è vero... abbiamo giocato ad altro.

E proprio a questo proposito, vorrei dare un vivo consiglio ai ragazzi, o alle ragazze che non sono soddisfatte sessualmente dal proprio fidanzato.
Le UOVA, servono tanto. Integrate nell'alimentazione del maschio l'uovo, e le prestazioni saranno notevolmente migliori. Diciamo che io per un periodo non ho mangiato mai uova, e ammetto che avevo alcune dificoltà. Nel senso che, parlando schiettamente e con poca vergogna, non ero sempre pronto.
Quello che sto per dire, non è che avveniva sempre, ma dopo le prime pallottole sparate, iniziavano i problemi. A volte bisognava fare un po' di riscaldamento. E poi una volta armato il fucile, avevo problemi di concentrazione. Diciamo che anche le minime distrazioni rischiavano di far perdere l'attimo, con delusione di tutta la squadra e dei tifosi. Soprattutto quando c'era molto caldo nella stanza, perdevo forza in poco tempo. Così ho iniziato a reintegrare l'uovo nella mia dieta. Ora non ho più il minimo problema. Non avevo problemi di eiaculazione precoce nemmeno prima (vabbè tralasciando la prima volta dopo che non lo fai da tanto, che è normale). Avevo solo il problema che perdevo facilmente la concentrazione. E anche la voglia non c'era sempre. Ora invece, sono sempre pronto, scattante, il caldo mi fà un baffo, e non perdo mai la concentrazione. Anche nei cambi di posizione o, eventualmente, anche di stanza. Eh, si, prima non mangiavo l'uovo e con il caldo questi problemi si sono fatti sentire. Sarà una questione di pressione.


Insomma, w l'uovo x l'uomo.






E dopo tutto questo, mi ha riaccompagnato fino a casa ed è tornata al suo lavoro (che oggi l'ha portata qui nella mia città)

venerdì 18 settembre 2009

Oggetto sessuale?

Pensavo che essere un oggetto sessuale per una donna più grande di me potesse essere divertente. E in effetti lo è quando la vedo. Però non siamo fidanzati e non siamo innamorati, quindi non ci sentiamo poi così spesso. Anzi. E un po' questa cosa mi dispiace. A volte le attenzioni servono... e ne avrei bisogno. Però sò che è sbagliato pretenderle da lei questa volta. Non posso innamorarmi o affezionarmi, per lo meno. E' una storia di sesso e deve andare avanti così.
Forse riesco a capire cosa provano le donne quando si stancano di essere oggetti sessuali. Io non mi stanco, però un po' vorrei altro. Diciamo che mi servirebbe una ragazza fissa in questo momento. E caso mai arrotondo con quest'altra. L'idea non sarebbe male.

Comunque anche domani sera ci vediamo. Poi chissà....

Bici

Ho comprato la bici da corsa!! Non è nuova, ha 15 anni. L'ho presa l'altro ieri sera. Ho visto l'annuncio su internet e ho contattato l'inserzionista. Con 170 euro mi sono preso una bici da corsa di 15 anni fà praticamente nuova. Non sono pochi soldi, ma con meno non si trova niente. E poi preferisco spendere qualcosa in più ma di qualità, che a comprare roba economica ci ho quasi rimesso un polpaccio.



Qui dovevo ancora cambiare il copertone dietro.
La bici è bellissima e ho una gran voglia di pedalare

giovedì 10 settembre 2009

Il fine settimana

Ma dai... è possibile che io il giovedì debba scrivere quello che ho fatto il fine settimana prima? VAbbè..... fa niente.

In pratica venerdì sono partito per Firenze. Sono arrivato alle 23 e mezza invece che alle 21e15 perchè ho dovuto cambiare e prendere dei treni diversi rispetto al previsto. Perchè Trenitalia FA SCHIFO. Il treno che dovevo prendere aveva carrozze fuori uso quindi non ho potuto comprare il biglietto. Tutto pieno. Quello dopo era in ritardo di 15 minuti e mi ha fatto perdere la coincidenza. E in fine non sono riuscito a trovare un treno che mi portasse alla stazione che mi interessava, ma ad un altra. Vabbè almeno sono arrivato spendendo solo 8 euro.

Arrivato a Firenze la mia amica mi è venuta a prendere e siamo andati nella casa dei suoi nonni che ora è libera perchè sono morti. Li siamo stati fino a domenica pomeriggio. Le uniche cose che abbiamo fatto sono state: sesso, dormire, mangiare, computer e una volta a fare la spesa. Queste cose in ordine decrescente.

Poi domenica sono tornato a casa e il treno ha fatto ritardo di 15 minuti. Ho anche conosciuto una ragazza a cui ho dato il numero. Ma non mi ha ancora chiamato. E penso non lo farà mai.

venerdì 4 settembre 2009

Cyanide&Happyness


Pare che venerdì io prenda il treno e vada a Firenze dalla ragazza che ho conosciuto a Marsiglia. Non la vedo dagli inizi di agosto. Spero sia una bella giornata.

Vi lascio con questo fumetto di Cyanide&Happyness. Sono proprio carini...



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martedì 1 settembre 2009

Interrail 2009 - prima parte

Ho incominciato a trascrivere il viaggio. Sono sicuro che ometterò per sbaglio parti importanti e che inserirò parti inutili. Il mio diario di viaggio scritto a mano è più breve perchè non sarei mai riuscito a scrivere in viaggio le giornate dettagliate. Che noia!! Ma siccome i ricordi del mio viaggio sono ancora molto vivi uso il diario di viaggio solo come traccia, aggiungendo tutto quello che mi viene in mente per raccontare le mie giornate. Intanto incollo la prima parte. Buona lettura a chi la forza di leggerlo tutto (si legge bene e velocemente nonostante la lunghezza, credo)





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Partenza



(06/08/09 – 6:53 AM – Modena)


Sono partito ora da Modena in direzione Genova P.P e poi Ventimiglia. Ho appena incontrato Nico, il cugino di Lorenzo, alla stazione.


L’avventura era già iniziata ieri con l’acquisto dell’interrail. 20 minuti allo sportello. Una signora dietro di me in fila ha iniziato (giustamente, in effetti) a lamentarsi. Sono finiti in 3 ad urlare e insultarsi. Ma non mi interessava niente. Sono uscito dalla stazione col sorriso stampato in faccia e alcuni foglietti tra le mani.


Il treno da Genova P.P. e’ arrivato a Ventimiglia alle 13.25 anziché alle 13.07. In treno per Nizza era proprio alle 13.25. Fortuna e buon senso hanno voluto che il treno aspettasse. A Genova P.P. mi ero dimenticato di obliterare il biglietto. Il controllore non mi ha detto niente. Ero in torto, ma col treno in ritardo ci sarebbe mancato che mi dicesse pure qualcosa. Però che ansia. Già ero agitato per la partenza. Ho notato su questo treno diretto in Francia una ragazza vestita con gilèt viola e coppola. E’ la controllore. Davvero carina e gentile.


Appena arrivato a Nizza la prima cosa che ho provato a fare era capire gli orari delle partenze dei treni. Ci rinuncio quasi subito. Faccio una passeggiata per Nizza. Carina, ma niente di che. La classica città turistica da mare. Torno in stazione e scopro che devo usare le macchinette automatiche gialle per cercare il treno. Compro un biglietto per Marsiglia. Dovrei arrivare alle 18.59.Il pensiero di come passerò la prima notte un po’ mi preoccupa.


Alle 18:40 abbiamo passato un tratto tra le montagne dove sembrava di essere in inverno. Nebbia e nuvole. Poi dopo un’altra galleria ancora sole.


A Marsiglia ci stavo arrivando con l’intenzione di partire subito per Montpellier. In realtà cambio idea quando vedo la città dai finestrini del treno. Decido di fermarmi e passare almeno una mattinata a visitare la città. E’ ancora presto per cercare dove dormire, quindi inizio a girare per la città. L’idea che mi trasmette non è proprio quella della città sicura. Infatti cerco di rimanere sulle vie principali. Il sole è già tramontato e le vie non sono molto luminose. Arrivo fino al porto dove conosco 2 ragazzi americani con lo zaino da viaggio. Facciamo due chiacchiere seduti sull’erba davanti ad un bellissimo spettacolo offerto dal porto. Dopo un po’ risalgo diretto alla stazione. E’ ormai quasi buio. Arrivo in stazione e cerco la sala d’aspetto per iniziare a riposarmi. Mentre guardo la cartina della città mi si avvicina una ragazza. Mi chiede in francese qualcosa, ma non essendo ancora entrato nell’ottica del francese non capisco nulla e rispondo in qualche lingua che non parlo bene francese. Le dico che parlo italiano e lei ringrazia Dio. E’ italiana e si chiama Elisa. Mi chiede se conosco ostelli in città o hotel economici. Mi ricordo di aver visto qualcosa in giro e provo a spiegargli la strada. Io non mi spiego benissimo, lei non conosce minimamente la città, quindi mi fa la proposta: accompagnarla in cambio di una birra. Accetto. Arriviamo negli ostelli che avevo visto ma hanno tutti i prezzi troppo alti, oppure sono pieni. Ci facciamo allora un giro per Marsiglia e ci prendiamo una birra. Le propongo la mia soluzione: dormire davanti alla stazione. E così sia. Ci sdraiamo nel piazzale davanti alla stazione. Io ho materassino da yoga e sacco a pelo che ci terranno caldi nella fredda notte marsigliese. A dormire con noi nel piazzale ci sono altri saccopelisti e alcuni marocchini che forse stanno lavorando. Non dormo granchè. Un po’ per il fatto che essendo la prima notte fatico un attimo ad abituarmi, un po’ perché ci sono dei topi che gironzolano in zona. Addirittura uno arriva ad annusarmi i capelli e poi mi salta addirittura in testa. Insomma non è stato facile dormire. In realtà un altro motivo per cui non ho dormito è che si è iniziato a creare un certo grado di confidenza tra me ed Elisa. L’ho abbracciata, anche se è più giusto dire che lei ha preso il mio braccio e si è abbracciata, perché sono un po’ fesso a volte. Poi il contatto fisico, il suo seno prosperoso, le mani che hanno iniziato ad esplorare. Nessuno dei due ha dormito tanto.


(07/08/2009 – Marsiglia)


La mattina, dopo colazione, iniziamo a girare a piedi per Marsiglia, interrotti solo da qualche bacio e abbraccio. Decido di rimanere un giorno in più. Troviamo un hotel che sembra piuttosto un bordello, anche se in alcune stanze abbiamo la certezza che la gente ci viva. Rimaniamo li tutto il pomeriggio a fare l’amore e dopo una veloce spesa al supermercato a base di vino e patatine decidiamo di passare una notte ad ubriacarci e fare sesso. Anche per festeggiare perché oggi è il suo compleanno. Peccato che ci addormentiamo la sera e ci svegliamo il giorno dopo.


(08/08/2009 – Marsiglia)


Per non buttare il vino decido di aprirlo, ma ne lasciamo lì metà bottiglia. Prendo in consegna anche il rotolo di carta igienica che mi sarà utilissimo per tutto il resto del viaggio. Poi ci rechiamo in stazione dove cerco un treno per proseguire. Mangiamo una pizza li di fronte e aspettiamo. E qui arriva il primo momento difficile per me del viaggio. Separarsi alla stazione l’ho trovato sempre molto triste. E mi è capitato troppe volte nella vita. Sembra che le stazioni mi perseguitino. Arriva il treno, ci salutiamo e decidiamo di rivederci in Italia una volta finite le vacanze. Sul treno diretto ad Avignon mi vengono gli occhi lucidi ma non ci penso.


INDIRIZZO GIUSTO

In realtà questo account su blogger è solamente per pubblicare i commenti in modo NON anonimo sugli interessanti blog presenti qui.
Io per ora utilizzo un altro blog. Su SPLINDER. Vi lascio anche l'indirizzo così potrete venire a leggere e ribattere "in casa mia".




Emanuele (Corey986)